Polizia in tv: indagini al confine “;tra bene e male”;

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il bene e il maleTorino. Fabiana, un commissario di polizia, viene uccisa ma chi è l'uomo che le ha sparato nascosto dietro i vetri scuri di una berlina? Cercherà di scoprirlo con tutto se stesso Claudio Anastasi sguardo cupo e abiti scuri. Si tratta di Gianmarco Tognazzi che interpreta il ruolo di un commissario nella fiction "Il bene e il male". Presentata il 9 gennaio a Roma la miniserie in 24 puntate che partirà lunedì 12 gennaio su RaiUno alle 21.10 e che, oltre a Tognazzi, vede come protagonisti principali Bianca Guaccero nella parte dell'agente Grazia Micheli, Antonia Liskova nel ruolo del magistrato e Marco Falaguasta che interpreta un criminale.

Siamo di fronte a un vero poliziesco che, come nella migliore tradizione, contrappone poliziotti a criminali, ma che a differenza di molte altre fiction analizza il lato umano di questi personaggi, il loro passato, le loro storie. In ogni puntata, spiega il produttore della serie televisiva Alessandro Jacchia, "viene evidenziato anche il punto di vista di colui che andrà a commettere un reato, per far in modo che lo spettatore possa immedesimarsi e comprendere anche le sue emozioni e le sue scelte. Ma comprenderle non significa avallarle" ribadisce Jacchia "e per questo, alla fine di ogni episodio, risulta chiaro qual è il bene dal punto di vista della legge".

Il bene e il male sono valori etici, chiari e concreti, ma il confine è sottile e in ciascuno di noi possono convivere entrambi gli aspetti. "Ogni giorno siamo chiamati a fare delle scelte che possono essere piccole scelte quotidiane come parcheggiare in seconda fila" - dice ancora Jacchia - "o scelte più importanti. Tutte comunque hanno le loro conseguenze con cui dobbiamo imparare a convivere".

Ed è così che il commissario Anastasi, per il quale la professione è una scelta di vita, non ha paura di andare contro tendenza e di aggirare le regole imposte o la burocrazia "se serve a fare giustizia". Quello della fiction non è dunque un "commissario istituzionale" - spiega Gianmarco Tognazzi "ma un uomo con tutti i suoi dubbi e le sue debolezze. Un commissario maturo che sa comprendere, che non ragiona in bianco e nero, ma analizza caso per caso con tutte le scale di grigi".

L'agente Grazia Micheli è invece una poliziotta che ama parlare con la gente, ascoltare la varie versioni e capire le cose per trovare il responsabile di un reato. Ma come reagisce quando si trova ad ammanettare gli amici con cui è cresciuta in un quartiere di periferia? "Reagisce in maniera molto sofferta" dice Bianca Guaccero che interpreta l'agente Micheli, "perché deve far rispettare delle regole che sono in contrasto con i suoi sentimenti e le sue emozioni".

Ed è proprio questo che contraddistingue un bravo poliziotto secondo il direttore dell'Ufficio relazioni esterne della Polizia di Stato, presente alla conferenza stampa. "Sono stato il commissario Anastasi per 20 anni" ha detto Maurizio Masciopinto "dirigendo commissariati di una città turbolenta come Napoli e stare qui, vicino a chi oggi interpreta questi ruoli, mi fa riflettere sull'eroismo di tutti i poliziotti che ogni giorno e ogni notte devono applicare la legge, far rispettare le regole senza farsi coinvolgere emotivamente e personalmente".

Sono questi i modelli positivi che la televisione deve proporre ai giovani con un scopo educativo e formativo ha ribadito Masciopinto "quelli di persone che tutti i giorni trovano il coraggio e la forza di non farsi prendere dall'emozione e di fare la scelta giusta (quella della legge) anche se non sempre sarebbe quella dettata dall'animo". E la Polizia di Stato ha dato la sua collaborazione a questa fiction proprio per cercare di renderla il più vicino possibile alla realtà.

09/01/2009
(modificato il 12/01/2009)
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