Postale: attenzione al “Vishing”

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Polizia postaleAttenzione al “Vishing”: addebiti non autorizzati sulle carte di credito attraverso raggiri via telefono.

La polizia Postale avvisa che sono in aumento le denunce di cittadini che sono stati contattati telefonicamente da finti operatori bancari o di società emittenti carte di credito che, riferendo di presunte “anomalie” nella gestione della carta di credito o del conto corrente, chiedono alla vittima di attivare fantomatiche “procedure di sicurezza”.

I truffatori fanno leggere a voce alta alla vittima il “codice di conferma” che però autorizza una transazione via web per acquisti online.

I criminali infatti, entrati precedentemente in possesso dei dati della carta di credito (numero di carta, data di scadenza e CVV), hanno bisogno della lettura ad alta voce di tale "codice" che viene inviato sul telefono; la conversazione è registrata e la lettura autorizza in realtà una vera e propria transazione con sottrazione del denaro alla vittima.

Questa, credendo in buona fede di aver agito correttamente per mettere in sicurezza il proprio conto o la propria carta di pagamento, si accorge solo successivamente che ci sono, in realtà, movimentazioni in uscita non autorizzate.

Si sottolinea ancora una volta l’importanza di non rivelare mai a nessuno, via telefono come via social o via mail, i nostri dati più sensibili, le nostre password dispositive, i PIN o i nostri codici di accesso.

È opportuno diffidare sempre di fronte a chi ci richiede tali dati, presentandosi come operatori di istituzioni pubbliche, importanti aziende o istituti bancari. Sarebbe utile invece procedere a semplici verifiche, contattando l’ente coinvolto che potrà confermare i nostri sospetti.

Vi invitiamo a segnalare e denunciare alla polizia Postale anche attraverso il sito del Commissariato online.

Vincenzo M. Recchiuti

30/05/2020
(modificato il 11/05/2021)