Presi 8 black bloc che devastarono Milano durante il corteo anti Expo
Il 1° maggio scorso si inaugurava l'Expo milanese e proprio quel giorno il centro della città veniva devastato da un gruppo di circa 300 black bloc, che armati di molotov, razzi, bombe carta, sassi, bastoni e martelli, distruggevano tutto ciò che incontravano sul loro cammino. Decine le auto incendiate e i negozi devastati dal blocco nero.
Dopo sei mesi di indagini questa mattina gli agenti della Digos di Milano, coordinati dal Servizio investigazioni generali della Direzione centrale della polizia di prevenzione, hanno arrestato quattro squatter milanesi tra i 25 e i 30 anni, mentre i loro omologhi greci ad Atene, hanno messo le manette a quattro anarchici tra i 18 e i 24 anni, che quel giorno si trovavano a Milano.
Altri cinque ragazzi, tre milanesi, un comasco e un greco, sono indagati in stato di libertà, mentre un italiano e un greco sono ancora ricercati.
Gli indagati sono accusati di devastazione, saccheggio, resistenza a pubblico ufficiale aggravata e travisamento, commessi durante la manifestazione "MayDayParade No-Expo".
Durante le indagini gli investigatori della Digos hanno analizzato oltre 600 gigabyte di foto e video, realizzati il giorno degli scontri dalla Polizia scientifica, dai fotoreporter e dalle varie televisioni pubbliche e private.
Da tutto questo materiale sono stati estrapolati centinaia di fotogrammi che sono serviti ad individuare e identificare gli autori dei reati. Grazie ai video gli investigatori sono riusciti ad isolare i comportamenti dei singoli soggetti, attribuendo ad ognuno di loro le azioni penalmente rilevanti.
L'indagine ha anche permesso agli investigatori di ricostruire l'attività che gli arrestati hanno svolto sia prima che dopo la manifestazione.
Proseguono le indagini della Digos per capire chi abbia progettato le devastazioni e soprattutto se ci sia stata una regia internazionale.