Pronto intervento: la polizia arriva con un sms
"Sicuri e Mai Soli": basta un sms. Sono arrivate a 11 le questure italiane che hanno attivato il servizio richiesto dai genitori di ragazzi audiolesi. Treviso è l'ultima in ordine di tempo, che ha presentato pochi giorni fa il servizio di soccorso, parallelo al 113, che permette alle persone con problemi di udito o di parola di contattare liberamente e autonomamente la polizia.
Tra le altre questure che hanno dato via al progetto ci sono: Bari, Pavia, Vercelli, Lecce, Padova, Salerno e Ancona.
Come funziona il servizio
Una persona audiolesa, può inviare un sms per l'emergenza a un numero di cellulare installato nella sala operativa della questura. Nel messaggio deve specificare il tipo di richiesta di soccorso (incendio, feriti o altro) e le coordinate esatte per l'invio della pattuglia di polizia, del 115, o per l'intervento del 118.
L'sms arriva sul palmare installato nella sala operativa della questura permettendo così agli operatori di intervenire; non prima di aver confermato alla persona in difficoltà di aver ricevuto il messaggio.
Il servizio è gratuito per le persone con problemi di udito e di parola.
Ma attenzione il servizio deve essere utilizzato solo in caso di effettiva necessità. È prevista infatti una denuncia per procurato allarme per chi utilizza il numero in modo improprio.
Per avere maggiori informazioni sul numero di telefono a cui inviare il messaggio e su come registrarsi visitate la pagina della vostra questura.
(modificato il 03/08/2009)