Ragusa: 45 morti, arrestati i responsabili
Sono imputati della morte di 45 migranti e anche di sequestro di persona i due scafisti arrestati all'alba di questa mattina dagli agenti della Squadra mobile di Ragusa e del Servizio centrale operativo con l'accusa di aver pilotato il peschereccio rimorchiato a Pozzallo (Ragusa) con 611 migranti a bordo (Video: il recupero del peschereccio).
I due criminali devono rispondere pure di favoreggiamento dell'immigrazione dei 566 superstiti dello stesso barcone. Il reato di sequestro viene contestato perché le vittime, al momento della partenza dalla Libia, erano state rinchiuse nella stiva adibita solitamente alla conservazione del pesce, senza alcuna possibilità di risalire in coperta, cosa che li avrebbe salvati dalla morte per soffocamento.
Tutte le fasi precedenti del recupero dei corpi sono state "cristallizzate" dai poliziotti della polizia scientifica saliti a bordo del peschereccio.
Le salme sono state tutte trasferite presso un centro polivalente della Protezione civile a Pozzallo dove si procederà al riconoscimento dei cadaveri da parte dei compagni di viaggio.
Gli investigatori già ieri avevano ispezionato il peschereccio in mare, mentre era in navigazione verso Pozzallo. Il lavoro degli agenti è stato delicato perchè gli immigrati superstiti erano sconvolti per la morte dei loro compagni e per le condizioni degradanti alle quali sono stati sottoposti. Sono state necessarie 16 ore per identificare gli africani sospettati di essere gli scafisti.
Secondo le testimonianze dei superstiti, le vittime sono state costrette a restare nella stiva senza possibilità di uscire per respirare. Quando, spinti dal caldo, dalla fame e dalla sete provavano a salire, venivano sempre respinti, spesso dagli stessi compagni di viaggio che per far posto a loro avrebbero rischiato di cadere in acqua.
Al termine delle indagini gli investigatori hanno accertato che i migranti sono partiti tutti dalle coste libiche e che l'organizzazione composta da cittadini libici e dagli scafisti arruolati direttamente in Libia ha incassato quasi un milione di dollari.
(modificato il 03/07/2014)