Rapina e tentato omicidio, presi 5 banditi
Agivano in Emilia Romagna e Toscana ed erano specializzati nel rapinare furgoni portavalori e altre attività commerciali.
I responsabili delle rapine a mano armata sono stati arrestati dagli uomini delle Squadre mobili di Pisa, Firenze e Napoli, che hanno indagato più di un anno e mezzo sui colpi.
Si tratta di cinque persone, quattro di origine campana e un palermitano, che i poliziotti hanno rintracciato partendo da alcune tracce trovate dalla polizia scientifica. Sono accusati di rapina e tentato omicidio.
Il primo colpo è stato messo a segno il 18 giugno dello scorso anno in un centro commerciale di Pontedera (Pisa), quando è stato assaltato il furgone portavalori della Securpol che stava prelevando l'incasso del fine settimana.
I rapinatori scapparono e durante la fuga non esitarono a far fuoco su un ignaro automobilista che, inconsapevolmente, viaggiava dietro al furgone, ferendolo gravemente al volto.
Il gruppo di fuoco era composto da tre banditi, mentre altri tre erano su un'auto di copertura, destinata a proteggerli.
Dopo essersi dileguati, i criminali bruciarono il furgone portavalori, fuggendo con l'auto dei complici, anche questa poi data alle fiamme con l'intento di cancellare qualsiasi traccia.
Da questo episodio è scaturita l'indagine che ha portato all'identificazione dei criminali. Gli investigatori sono partiti da alcune tracce trovate nell'auto data alle fiamme ed un bigliettino con un numero di telefono.
Una cerchia di sospettati è stata individuata dall'analisi dei tabulati telefonici della zona, da cui poi sono scaturite alcune intercettazioni telefoniche. Incrociando i dati è uscito fuori anche il numero di telefono del bigliettino, che poi ha condotto agli arrestati.
Proseguono le indagini per documentare la responsabilità degli indagati in altri colpi realizzati con lo stesso modus operandi.
(modificato il 13/12/2013)