Rapine a Verona: presa la "banda dei supermercati"
Erano specializzati in assalti a supermercati e tabaccherie i quattro componenti della banda che in almeno tre anni ha messo a segno numerosi colpi a Verona.
Per tre di loro le manette erano già scattate il 31 maggio scorso quando furono sorpresi in flagranza di reato durante l'ennesima rapina, commessa insieme a un altro giovane che però non faceva parte del gruppo criminale.
Al termine delle indagini, gli investigatori della Squadra mobile hanno scoperto che in realtà i tre facevano parte della famigerata banda che era diventata l'incubo dei commercianti della città scaligera.
Ieri è stato arrestato anche il quarto elemento, l'unico rimasto in libertà, di quella che era una vera e propria organizzazione criminale. Agli altri tre, due dei quali erano in carcere e uno ai domiciliari, sono state notificate le ordinanze di custodia cautelare con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine.
Si tratta di due fratelli di 24 e 20 anni, originari di Salerno ma veronesi di adozione, un romeno di 22 e un serbo di 21 (l'ultimo arrestato).
Dallo studio delle immagini riprese da diverse telecamere di sorveglianza, gli investigatori sono riusciti a individuare l'auto usata dai rapinatori per le fughe. È stata proprio questa la svolta delle indagini. Infatti si è scoperto che l'auto era intestata alla madre di uno dei giovani criminali, che tra l'altro non ha nemmeno la patente.
Attraverso lo studio dei video e delle intercettazioni telefoniche, e soprattutto grazie all'analisi delle impronte digitali lasciate sui luoghi delle rapine, gli specialisti della Mobile hanno individuato tutti gli elementi della banda, che agiva sempre con lo stesso modus operandi.
Mentre l'autista aspettava fuori in macchina, gli altri entravano, sempre all'ora di chiusura, nell'esercizio commerciale e si fingevano clienti. Quando il locale era vuoto entravano in azione: si coprivano il volto con passamontagna e sciarpe e poi, armi in pugno, minacciavano i cassieri per farsi consegnare i soldi.
Ad oggi sono almeno 10 gli episodi contestati al gruppo, ma probabilmente questo numero è destinato a salire. La prima rapina risale al 30 settembre 2010, quando la banda assalì una tabaccheria e il più giovane di loro aveva appena 17 anni.
(modificato il 03/10/2013)