Reclusi tornavano casa con diuretici e droga: 23 arresti

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Con ingenti somme di denaro o costosi regali corrompevano medici, psicologici, guardie penitenziarie per ottenere permessi speciali o certificazioni false che attestavano l'incompatibilità con il regime carcerario. La Squadra mobile di Caserta ha arrestato, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia, 23 persone tra cui molti esponenti dei spicco dal clan camorristico Belfonte e il vicedirettore del carcere di Santa Maria Capua Vetere. I camorristi, grazie a medici e guardie penitenziarie compiacenti, avevano trovato così il sistema per non scontare la condanna in carcere: assumevano diuretici e droga che li riducevano in uno stato di salute incompatibile con la permanenza in cella.

21/04/2008
(modificato il 23/04/2008)
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