Reggio Calabria: catena di Sant' Antonio elettronica, 60 denunce
La Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria ha concluso una vasta operazione contro il fenomeno delle truffe su internet, denunciando
60 persone, che a vario titolo hanno partecipato alla promozione ed alla organizzazione di tale attività e sequestrando 8 siti internet.
L'attività investigativa nasce dall'impulso dato dalla recente normativa, L. 17 agosto 2005, nr, 173
sulla "disciplina della vendita diretta a domicilio a tutela del consumatore dalle forme di vendita piramidale", nata
dalla esigenza di frenare un fenomeno sempre più crescente, più volte denunciato dalle associazioni dei consumatori. In
sostanza, la nuova legge vieta ogni forma di commercio che si basi esclusivamente sull'arruolamento di altre persone, secondo la
più classica delle catene. Nei siti oggetto di sequestro si pubblicizzava il sistema di vendita piramidale, cui era possibile
partecipare pagando con carte di credito ricaricabili, ove venivano versate le somme. Il sistema proposto era particolarmente appetibile in quanto
per potervi partecipare, le cifre richieste erano di piccola entità , 5 o 10 euro ad affiliato. Il gestore di uno dei siti sequestrati vantava
di avere trasformato 6 euro in 18.310,00 euro nei primi 30 giorni di funzionamento, proponendo, a suo dire, un sistema legale. Il sistema proposto
era quello di risalire una catena che partendo dalla quinta posizione, attraverso una comunicazione pubblicitaria avviata attraverso e-mail, riusciva
a mettere in contatto migliaia di utenti internet.
10/05/2007