Reggio Emilia: tenta di uccidere con una mannaia
Verso le ore 00.40 di questa notte la Sala Operativa inviava due Volanti della Polizia in Via F.lli Bandiera n.14/3, in quanto era stata segnalata dal "118" una persona con ferite da arma da taglio al volto.
Arrivati sul posto in effetti rintracciavano all'ingresso del palazzo un uomo extracomunitario in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all'abuso di bevande alcoliche con una ferita sanguinante alla mano sinistra e provvedevano a bloccare il soggetto poiché sicuramente coinvolto.
Sul pianerottolo del secondo piano dello stabile, davanti alla porta dell'interno 15, vi erano due persone, una delle quali a torso nudo imbrattata di sangue con una vistosa ferita alla guancia sinistra e l'altro con una ferita alla mano e indicavano come autore del fatto il soggetto già bloccato dagli agenti all'ingresso.
L'aggressore veniva identificato per SELVARAJHA Bavirajh, nato in Sri Lanka il 20.06.1982. clandestino sul territorio nazionale.
Il ferito al volto K.K. un uomo di 30 anni in regola e il ferito-soccorritore R.R. di anni 32 entrambi dello Sri Lanka. Il ferito -soccorritore raccontava che poco prima al termine di una festicciola a base di bevande alcoliche a cui i tre avevano partecipato all'interno dell'appartamento, il SELVARAJHA Bavirajh in preda ai fumi dell'alcol e presumibilmente a causa di un'offesa rivolta alla sua famiglia, aveva afferrato dal lavello della cucina una mannaia e colpiva con un fendente il viso del K.K., tagliandogli la guancia all'altezza dello zigomo sinistro e provocandogli una lunga e profonda ferita con abbondante fuoriuscita di liquido ematico. Questi al fine di proteggersi dai fendenti si faceva scudo con le proprie mani , causandosi di conseguenza delle ferite da taglio alla mano sinistra. Il soccorritore R.R. si frapponeva tra i due per evitare che l'esagitato colpisse nuovamente il ferito poiché continuava a roteare minacciosamente la mannaia verso la sua testa e nell'intento di disarmarlo R.R. riportava una ferita da taglio al palmo della mano sinistra che comunque non gli impediva di togliergli il grosso coltello che lanciava in un angolo della stanza.
Solo allora il SELVARAJHA Bavirajh si dava alla fuga abbandonando l'appartamento, ma proprio in quel momento gli agenti facevano ingresso nello stabile insieme al personale del 118.
Da un primo sopralluogo si poteva capire che il tutto era avvenuto nel locale soggiorno-cucina che si presentava agli operatori completamente imbrattato di sangue e sul pavimento ancora la mannaia utilizzata, in acciaio e di circa 30 cm che veniva sequestrata dal personale della Polizia Scientifica arrivato sul posto
Stante la flagranza e la gravità del fatto, il SELVARAJHA Bavirajh al termine degli accertamenti veniva tratto in arresto per il reato di TENTATO OMICIDIO, in quanto la sua condotta solo casualmente non aveva cagionato la morte della vittima, grazie anche all'azione dell'amico-soccorritore intervenuto in sua difesa, che riusciva a bloccare e disarmare l'esagitato interrompendo così l' evolversi della brutale aggressione.