Roma: 3 mila euro per venire a Roma, 15 arresti

CONDIVIDI

Sono 15 le persone finite in manette alle prime ore dell'alba. Ad eseguire le misure restrittive gli agenti del Commissariato S.Paolo, guidati dal dr. Luigi De Angelis, che hanno chiuso il cerchio intorno ad un'indagine durata circa un anno, che ha coinvolto 19 persone, prevalentemente romane e alcuni di origini filippine. Per tutti l'accusa è di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'ingresso in Italia di clandestini.

L'associazione, che agiva anche con un cifrario in codice, falsificava la documentazione alloggiativa e quella legata a rapporti di lavoro inesistenti per ottenere la sanatoria per colf e badanti, il rilascio o il rinnovo dei permessi di soggiorno per ricongiungimento familiare. Il prezzo per ogni pratica era di circa 1000 euro, che venivano pagati dagli stranieri per 'tappe di avanzamento dei lavori'. Per 4 delle 19 persone coinvolte non sottoposte agli arresti sono destinatarie di obbligo di firma presso gli uffici di polizia.

Le indagini, condotte anche grazie ai sistematici riscontri delle posizioni dei singoli stranieri vittime dell'associazione effettuati dall'Ufficio immigrazione, diretto dal dr. Maurizio Improta, hanno consentito di accertare attraverso sopralluoghi e pedinamenti la tecnica degli aderenti al sodalizio criminoso.

In particolare, a capo dell'organizzazione con il ruolo di organizzatori e promotori si ponevano tre dei 15 destinatari di misure cautelari, che si occupavano della gestione delle "pratiche", con l'individuazione dei "finti" alloggi da dichiarare per il compimento dell'iter burocratico, della definizione delle tariffe, ed ancora della "retribuzione" dei collaboratori. Diverso il ruolo di altri 4 arrestati che, assicuravano i contatti tra gli associati e la "ricezione delle richieste. I potenziali clienti venivano agganciati nei pressi della Prefettura, dove veniva loro offerta la possibilità di ottenere la regolarizzazione facile.

Nella maggior parte dei casi è emerso che gli stranieri per i quali venivano presentate le dichiarazioni di ospitalità presso gli immobili individuati dall'associazione non erano mai entrati all'interno degli stessi.

Tra le vittime dell'associazione cittadini stranieri di prevalente cittadinanza filippina e cinese.

06/07/2011
Parole chiave:
fatti del giorno