Roma: bengalesi sequestrati per denaro

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operazione antiterrorismo della digosOstentava una notevole disponibilità economica tanto da attirare l'attenzione di una banda di suoi connazionali che lo ha sequestrato per estorcergli denaro.

Ma l'ostaggio, questa mattina, è stato liberato dai suoi sequestratori costretti dagli arresti in corso da parte della polizia.

Si tratta di un cittadino bengalese di 27 anni che vive a Roma e che nel suo paese è riuscito a comprare una clinica privata.

Per arrivare a lui i malviventi si sono serviti di un suo amico, un 21enne anch'egli del Bangladesh: sequestrato e portato in un appartamento il ragazzo è stato segregato per due giorni, picchiato e ferito per farsi dare informazioni e costringerlo a procurargli un appuntamento con l'amico.

Alla fine il giovane ha ceduto e all'incontro i sequestratori hanno liberato lui e portato via l'amico "ricco".

La sera stessa, però, preso dai rimorsi, il giovane si è presentato alla Polizia raccontando l'accaduto.

Il sequestrato aveva la possibilità di telefonare al suo amico al quale ha chiesto di procurarsi il denaro per il riscatto; approfittando di questa situazione i poliziotti hanno organizzato una trappola.

Quando la somma per il riscatto è scesa da 100 mila euro a 20 mila il giovane, d'accordo con gli agenti, ha fissato un appuntamento con i rapitori fingendo di avere il denaro; in quell'occasione è stato fermato un appartenente alla banda.

Con la sua cattura gli investigatori, dopo averlo interrogato, hanno circoscritto la zona del nascondiglio dell'ostaggio.

Durante le ricerche, in una località di campagna vicino Roma, gli agenti hanno rintracciano un secondo sequestratore e, successivamente, sono riusciti ad individuare, nella capitale, nel quartiere Porta Maggiore, l'appartamento dove era stato sequestrato il primo ragazzo.

In quell'appartamento gli agenti hanno bloccato un terzo sequestratore stringendo sempre più il cerchio verso il resto della banda.

Questo ulteriore colpo, messo a segno dagli investigatori, ha costretto gli ultimi due malviventi, che sono tutt'ora ricercati, a liberare il sequestrato.

I tre bengalesi fermati devono ora rispondere di sequestro di persona a scopo di estorsione, in concorso tra loro, aggravato dalle lesioni.

Il sequestrato, infatti, presenta bruciature agli arti nonché varie lesioni per le quali i medici lo hanno giudicato guaribile in alcuni giorni.

04/09/2012
(modificato il 05/09/2012)
Parole chiave:
sequestro - estorsione - arresti - Stranieri