Roma: fermati 9 attivisti di Casapound per gli scontri di Casale S. Nicola

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Gli scontri di RomaSi infiltrarono tra i residenti del quartiere romano Casale San Nicola che il 17 luglio scorso stavano protestando contro il trasferimento di un gruppo di migranti in un centro di accoglienza allestito in una ex scuola della zona.

A volto coperto e con caschi da motociclista, spranghe, bastoni, lancio di sassi e sedie, innescarono la guerriglia con la polizia che provocò il ferimento di 14 poliziotti e l'arresto di due manifestanti.

Questa mattina gli agenti della Digos romana hanno fermato nove esponenti dell'organizzazione di estrema destra Casapound; sei di loro sono finiti agli arresti domiciliari, e per gli altri tre è stato disposto l'obbligo di firma.

Gli scontri di RomaInoltre, a carico di tutti gli indagati, il questore di Roma ha già disposto l'avviso orale mentre per sei di loro è stato adottato anche il Daspo.

I fermati sono accusati di essere responsabili, in concorso tra loro, di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, nonché, a vario titolo, di lesioni a pubblico ufficiale, porto di oggetti ad offendere e utilizzo di casco in occasione di manifestazioni in luogo pubblico.

Decisivi ai fini delle indagini i filmati registrati durante gli scontri dagli uomini del Gabinetto interregionale della Polizia scientifica per il Lazio, l'Umbria e l'Abruzzo.

30/10/2015
Parole chiave:
digos - Roma - immigrati - scontri