Roma: traffico di farmaci rubati
Questa mattina all'alba è scattato il blitz, personale della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato di P.S. Università "La Sapienza", al termine di una complessa ed articolata attività di indagine, ha dato esecuzione ad otto Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere per associazione a delinquere finalizzata al furto ed alla ricettazione di farmaci trafugati dalla farmacia interna al Policlinico Umberto I° di Roma, nei confronti degli appartenenti ad una organizzazione criminale, richieste dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma Dr.ssa Antonella NESPOLA emesse dal G.I.P. Dr.ssa PAVONE.
L'attività d'indagine, iniziata verso la fine del 2012, ha preso vita da una serie di denunce presentate da personale medico per il patito furto di cospicui quantitativi di farmaci, d'ingente valore economico, trafugati presso la farmacia-magazzino interna al Policlinico Umberto I° di Roma.
Farmaci trafugati che, oltre il valore economico, sono ritenuti di grande importanza sociale poiché di rilevante importanza per la cura di malattie specifiche e specialistiche. Infatti nella circostanza veniva rappresentato che erano state trafugate circa 350 fiale di ENBREL, per un valore economico di oltre 80.000 euro e circa 300 fiale di HUMIRA, per un valore di circa 130.000 euro. L'ENBREL ed l'HUMIRA sono farmaci altamente specifici utilizzati per curare artriti reumatoidi, così come in altre circostanze durante le prime fasi dell'indagine veniva denunciato il furto di 2000 scatole di CLEXANE 6000, farmaco antitrombotico, di non facile reperimento, per un valore economico di euro 40.000,00 circa oppure l'ammanco di circa 50 confezioni di COPAXONE, non reperibili nelle comuni farmacie, oppure 40 confezioni di SUSTIVA 600 e 80 confezioni di PREZISTA 400.
Ancora più significativo era risultato l'ammanco di alcuni farmaci oncologiciorali ed in particolare di 10 scatole di TARCEVA da 100 mg (costo pari ad Euro 52,43 a compressa), di 16 scatole di TARCEVA da 150 mg (costo pari ad Euro 65,41 a compressa), di 8 confezioni da 30 compresse di SUTENT da 50 mg (costo pari ad Euro 170,16 a compressa), di 6 scatole di SUTENT da 30 compresse da 25 mg (costo pari ad Euro 85,008 a compressa) e di 10 confezioni di SUTENT da 12,5 mg (costo pari ad Euro 42,504 a compressa).
Da quanto rappresentato appariva evidente che il fenomeno non poteva essere considerato un fatto casuale o estemporaneo, ma il frutto di una attività illecita posta in essere nel tempo da più persone organizzate tra di loro. Immediatamente i citati Uffici investigativi ponevano in essere attività volte ad accertare i fatti descritti e individuare i responsabili, attraverso una serie di appostamenti e servizi mirati, particolarmente complessi e difficili vista la tipologia del reato e soprattutto il contesto operativo. Infatti, nonostante la piena collaborazione degli organi dirigenziali del Policlinico Umberto I°, il modus operandi utilizzato, i soggetti coinvolti ed in particolare la specificità unica del luogo in questione e cioè i locali adibiti a magazzino-farmacia del nosocomio, a cui potevano avere accesso soltanto responsabili e personale specializzato, rendevano l'attività investigativa particolarmente problematica e complicata.
Si riusciva comunque ad accertare che l'organizzazione criminale aveva all'interno della farmacia stessa dei sodali che avevano il compito di trafugare fisicamente i farmaci e trasferirli fuori dei locali della farmacia, con modalità e tempi ciclici, con quantitativi minimi per non destare immediati sospetti e recapitarli, attraverso dei "corrieri", al capo dell'organizzazione che in precedenza aveva fatto specifica richiesta.
Dagli accertamenti svolti sul posto, dunque, emergeva l'insistenza di un'organizzazione criminale i cui componenti, attraverso un piano prestabilito e soprattutto in un contesto "blindato", operavano con margini piuttosto ampi di sicurezza ed in maniera continuativa e coordinata.
L'indagine ha consentito di attribuire al sodalizio criminale attenzionato i connotati tipici dell'associazione per delinquere, riscontrando una particolare continuità, stabilità ed intensità dei vincoli associativi, evidenziandosi attraverso una cospicua serie di delitti, nello specifico furto e ricettazione dei farmaci.
I promotori dell'organizzazione in argomento sono stati individuati in PORZIO Mario, di anni 80, pregiudicato per ricettazione, MONTANARI Giampiero di anni 60 e MONTANARI Lorenzo di anni 31, i quali gestivano le attività di approvvigionamento e di commissariamento degli ordinativi di farmaci da immettere illecitamente sul mercato Il PORZIO, attualmente in pensione ma con trascorsi lavorativi nel settore farmaceutico era la mente dell'organizzazione, colui che dettava i tempi e la tipologia dei farmaci da trafugare a seconda delle esigenze del "mercato", ordinandoli materialmente ai due organizzatori del gruppo, MONTANARI Giampiero e MONTANARI Lorenzo, padre e figlio, il primo impiegato di banca, recentemente in pensione, che "comandava" ai due esecutori materiali quali fossero i farmaci da rubare all'interno della farmacia, consegnandoli successivamente, una volta ricevuti dai corrieri, al PORZIO, per l'ulteriore smercio. Il secondo, il figlio Lorenzo, è ritenuto il "ragioniere" dei farmaci e quindi del gruppo, in qualità di coordinatore della destinazione dei farmaci da consegnare sempre al PORZIO.
Per fare ciò si avvalevano della complicità di BASSI Oliviero di anni 52 e MANTINI Gianluca di anni 32, dipendenti del Policlinico Umberto I di Roma in servizio presso il magazzino - farmacia del citato complesso ospedaliero, i quali rivestivano il ruolo fondamentale di fornitori di farmaci da loro asportati illecitamente dal citato magazzino - farmacia nonché di altri soggetti che svolgevano mansioni di corrieri, quali MAGGI Marco (detto "Schumacher") di anni 41, GIORGIO Manolo di anni 40 e MAHMOUDI Abdelkerim, nato ad Ariana (Tunisia) di anni 49.
Dell'associazione in argomento fanno parte anche altri soggetti che sono stati sottoposti a perquisizione domiciliare nonché indagati in stato di lìbertà, i quali hanno avuto un ruolo secondario in seno all'associazione in argomento.
La stima del valore dei farmaci trafugati ed illecitamente immessi nel mercato nel corso dell'indagine è di oltre 1.000.000,00 di Euro, di cui è stata recuperata una parte per un valore di circa 400.000 Euro.