Roma: via crucis per dire no alla schiavitù femminile
Una via crucis dedicata a tutte le donne schiave e vittime della tratta ha percorso le strade del centro di Roma la sera di venerdì 21 marzo.
La via crucis, organizzata dall'Associazione comunità Papa Giovanni XXIII insieme alla Diocesi di Roma, è partita alle 19,30 da piazza SS. Apostoli.
Evidenziando come la cultura dello sport può rappresentare una speranza e un forte segno di contrasto ad ogni forma di sfruttamento, la Polizia di Stato ha condiviso l'iniziativa: in una delle 8 tappe, precisamente alla 4^ - quella da piazza del Pantheon a piazza Navona - hanno partecipato atlete del Gruppo sportivo delle Fiamme oro. Tra loro anche 4 campionesse: Jessica Rossi del tiro a volo, Viviana Bottaro, Michela Pezzetti e Sara Battaglia del karate.
Tra i partecipanti alla via crucis anche il vice capo vicario della Polizia Alessandro Marangoni il quale ha ricordato come la Polizia di Stato sia stata la prima forza dell'ordine a dotarsi di un Corpo di polizia femminile proprio all'indomani dell'entrata in vigore della legge Merlin (n.75 del 1958). Il Prefetto ha continuato affermando che fu "Una presenza voluta proprio per aiutare tutte quelle donne vittime della prostituzione e alle quali offrire una vita diversa. Un'attività e un percorso che la Polizia di Stato continua a perseguire tutti i giorni e tutte le notti sulle strade delle nostre città per portare un messaggio di speranza concreta a tutte quelle donne costrette a prostituirsi".
Gli organizzatori della manifestazione, alla quale hanno partecipato rappresentanti delle Istituzioni e giovani liberate dalla schiavitù, hanno voluto simbolicamente percorrere le strade dell'orribile mercato dello sfruttamento delle donne e donare solidarietà nei confronti di queste ragazze, vittime di violenze e soprusi.