Roma: conclusa l’Assemblea degli Esperti per la sicurezza
Si è conclusa oggi a Roma, presso la Scuola di perfezionamento delle forze di polizia, l’Assemblea generale degli “esperti per la sicurezza” all’estero a cui hanno preso parte il capo della Polizia Lamberto Giannini ed il Segretario generale del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Ettore Sequi.
Attualmente in 79 Paesi nel mondo sono presenti 52 “esperti per la sicurezza” italiana che operano presso le Ambasciate, tra accrediti primari e secondari; tra questi, dirigenti della Polizia di Stato, ufficiali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza.
Il ruolo degli esperti per la sicurezza riveste un’importanza strategica nella cooperazione bilaterale e multilaterale di Polizia, sia nel contrasto al crimine e nella cattura dei latitanti che nella capacità di intercettare segnali di turbative all’ordine e alla sicurezza pubblica dello Stato ospitante, che possono interessare direttamente o indirettamente il nostro Paese con una minaccia criminale reale.
Alla giornata conclusiva erano presenti anche il vice capo della Polizia - direttore Centrale della polizia criminale Vittorio Rizzi, che nel suo intervento di apertura ha sottolineato l'importanza del lavoro svolto dagli esperti per la tutela della sicurezza del nostro Paese, in particolar modo nello scambio di informazioni anche in settori delicati come la tutela dei diritti umani e il contrasto ai crimini di odio, che l'Italia monitora attraverso l'attività dell'Oscad voluto oltre dieci anni fa dal capo della Polizia Manganelli, il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Teo Luzi, che ha ringraziato il capo della Polizia Giannini per la lungimiranza che sta avendo il Dipartimento della Pubblica Sicurezza nella gestione dei rapporti con i Paesi esteri sul tema della cooperazione ed il comandante in seconda della Guardia di finanza, Giuseppe Vicanolo che ha fornito uno spaccato dell'attuale attivita criminale di tipo economico a livello internazionale.
“La rete degli esperti per la sicurezza è una risorsa preziosa per il nostro Paese. Le attività che svolgono all’estero sono fondamentali per individuare e rispondere alle minacce costituite dai fenomeni criminali transnazionali, anche in forme ibride e caratterizzate dall’impiego malevolo di nuove tecnologie. I riflessi positivi per la sicurezza dei nostri connazionali in patria e all’estero sono evidenti” ha ricordato l’Ambasciatore Sequi.
“Nel bagaglio operativo e culturale del law enforcement italiano- ha dichiarato il capo della Polizia Lamberto Giannini - ha un’importanza decisiva la conoscenza degli strumenti della cooperazione internazionale di polizia per contrastare la criminalità organizzata, il terrorismo, il cybercrime, lo sfruttamento dei fenomeni migratori. Ancor prima e a fini di prevenzione – ha aggiunto il Prefetto- i nostri Esperti all’estero sono delle antenne utili ad anticipare tutte quelle minacce alla sicurezza, anche legate al post Covid e al confitto russo-ucraino in corso, che possono dilagare in un mondo senza più confini”.
Sono poi seguiti gli interventi del direttore Centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere Giuseppe De Matteis, del direttore dell’Ufficio coordi
namento e pianificazione delle Forze di polizia Vittorio Lapolla e del direttore Centrale per i servizi antidroga Antonino Maggiore.
27/05/2022