San Michele: dal molo Audace "spruzzi" di polizia

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Sommozzatori della polizia pronti a scendere in acquaI triestini hanno avuto oggi pomeriggio un'ultima possibilità di assistere, in piazza dell'Unità d'Italia, alle esibizioni dei reparti speciali della Polizia di Stato.

Dalle 16 alle 18 si sono alternate le esibizioni e le simulazioni della polizia scientifica, dei cinofili e della squadra nautica con gli elicotteristi, rappresentando così, ancora per una volta, il lavoro che gli uomini di questi reparti svolgono ogni giorno.

Dopo l'esibizione della polizia scientifica con gli interventi sul luogo di un delitto, la scena è stata catturata dal reparto cinofili di Nettuno con "l'invasione di campo" di 9 splendidi cani: pastori tedeschi, pastori di razza belga, labrador ma anche "Boogie", un bastardino meticcio che la polizia ha adottato da un canile di Roma.

Molte sono state le prove: dall'obbedienza al proprio conduttore a quella dell'ardimento che i cani devono dimostrare di avere negli interventi più difficili, e qui a Trieste hanno anche saltato in cerchi di fuoco. Ma è stata brava anche Ludovica, una bambina di 8 anni che senza paura e incertezza si è offerta volontaria per stare nascosta in un contenitore fino all'arrivo di Boogie che esperto, l'ha subito fiutata.

Il momento più spettacolare è arrivato con l'esplosione di un ordigno nascosto in uno zainetto. È stato individuato dal labrador Lilly e poi fatto esplodere con un potente getto d'acqua con l'ausilio di un robot e di un artificiere vestito di una speciale tuta antiesplosione. La tuta protegge da schegge che hanno una velocità fino a 1.200 metri al secondo.

Dalla piazza si è poi passati al mare lì di fronte, dove nel bacino del molo triestino anche i poliziotti hanno dimostrato audacia con i sommozzatori del Centro nautico di La Spezia e le evoluzioni nel cielo sopra il mare degli elicotteristi del 3° reparto volo di Bologna.

"Poli da Luisa: accendiamo i motori". Questo il comando che la dottoressa Luisa Cavallo, direttore del Centro nautico e sommozzatori di La Spezia ha impartito agli elicotteristi a bordo del mezzo che, in gergo si chiama "Poli", e le esibizioni sono così iniziate.

Sul mare due acquascooter a curvare veloci e senza traccia d'imprecisione s'incrociano, convergono e si allontanano dopo aver dato prova di soccorso in mare. Una signora confessa di essere stata anche domenica a vedere le esibizioni ma poi è ritornata per accompagnare il nipotino Daniele. La nonna confessa: "Ci siamo un po' bagnati con l'acqua del mare che schizzava quando passavano i sommozzatori, ma non importa, uno spettacolo così lo volevamo vedere da vicino", ha raccontato.

E alla fine dell'ultima immersione dei sommozzatori, al loro riaffiorare, sono le parole di Francesca, 9 anni, a restituire il giusto valore alle simulazioni realizzate dai poliziotti: "se a me fa paura la piscina di Monfalcone, figurati a fare 'ste cose nel mare".

28/09/2009
(modificato il 29/09/2009)