Scherma: giovani Fiamme mondiali
Le giovani leve della scherma targata Fiamme oro sono tornate dai mondiali giovani conclusi il 15 aprile a Porec (Croazia) con un bottino di sette medaglie e la certezza di essere un ottimo gruppo di campioncini su cui lavorare per continuare a vincere, anche nel prossimo futuro, in uno sport che tradizionalmente è uno dei più produttivi di medaglie per il Gruppo sportivo della Polizia di Stato.
Oltre all'oro vinto da Edoardo Luperi con la squadra di fioretto, le altre medaglie cremisi sono arrivate da spada e sciabola.
Andrea Santarelli si è fermato al bronzo nella spada individuale, perdendo contro contro il cinese Sun per 15-12, dopo aver dominato tutti gli avversari incontrati fino a quel momento: lo spagnolo Ibanez (15-7), l'azzurro Simone Esposito (15-6), il portoghese Rod (15-11), il georgiano Phantskava (15-2), Beik (15-11), e aver totalizzato 5 vittorie nel girone eliminatorio.
Delusione invece per Marco Fichera che è stato sconfitto ai quarti per 15 a 14 dal coreano Ma, dopo un incontro caratterizzato dalle vibranti proteste per una stoccata valida annullata ad appena 8 secondi dalla fine.
I due giovani spadisti delle Fiamme oro hanno conquistato l'oro con la squadra insieme agli azzurri Simone Esposito e Gabriele Cimini, con Marco Fichera che ha piazzato la stoccata della vittoria sull'Ungheria per 45 a 32.
Ancora dalla spada è arrivata la medaglia di bronzo vinta dalla portacolori della Polizia, Alberta Santuccio, che è stata la protagonista assoluta della vittoria ottenuta dalla squadra azzurra, insieme a Nicol Foietta, Eugenia Falqui e Giorgia Pometti. Quando Alberta è salita in pedana per l'ultimo assalto l'Italia era sotto per 30 a 25, ma nell'ultima frazione l'azzurra ha tirato fuori tutta la classe e il carattere che fanno la differenza tra un'atleta di buon livello e una campionessa. Ad ogni assalto la stoccata andava a segno e alla fine il parziale a suo favore è stato strepitoso: 20 a 7, con il punteggio finale di 45 a 37 a favore delle azzurre e medaglia di bronzo al collo.
Argento per gli sciabolatori cremisi Luca Curatoli e Leonardo Affede, che insieme a Francesco D'Armiento e Alessandro Riccardi hanno perso per 45 a 43 una tiratissima finale contro la Germania, dopo che Luca Curatoli è stato protagonista di una fantastica rimonta che purtroppo non è stata coronata dalla vittoria, come invece era accaduto in semifinale contro l'Ungheria. In quel caso Luca ha recuperato dal 37-40 sino al vittorioso 45-43, che ha portato gli azzurri in finale.
(modificato il 03/05/2013)