Sci nordico: Pellegrino-Nöckler bronzo mondiale nella "Team sprint"
Federico Pellegrino e Dietmar Nöckler hanno portato l'Italia sul podio ai Campionati del mondo di sci nordico, in corso di svolgimento a Falun (Svezia). I portacolori delle Fiamme oro hanno vinto una splendida medaglia di bronzo nella gara team sprint a tecnica libera, riportando il tricolore in vetta a un mondiale dopo sei anni. Era infatti il 2009 quando Giorgio Di Centa vinse il bronzo nella combinata maratona di Liberec (Repubblica Ceca). In questa specialità, invece, l'ultimo podio italiano risaliva a Sapporo 2007, quando Cristian Zorzi e Renato Pasini conquistarono l'oro.
I due poliziotti hanno disputato una gara eccezionale, conclusa con lo sprint emozionante di Federico che ha tagliato il traguardo a 5"74 dalla Norvegia, prima in solitaria con il tempo di 15'32"89, a soli 9 centesimi di secondo dai russi, medaglia d'argento con un distacco di 5"64 dai vincitori.
Dopo due dei sei giri previsti del percorso di 1,4 chilometri, il norvegese andava in fuga insieme allo svedese. L'Italia rimaneva distanziata di poco, insieme a Russia e Germania. Il gruppetto di inseguitori ha progressivamente recuperato la Svezia, definitivamente fuori gioco a causa di un incidente tecnico avvenuto nell'ultimo cambio.
Dopo essere rimasto chiuso prima dell'ultima salita, Pellegrino ha affrontato all'esterno la curva in discesa. Sul rettilineo finale sono arrivati in tre a contendersi argento e bronzo: Russia, Germania e Italia. E proprio negli ultimi 30 metri Pellegrino ha compiuto l'impresa, superando il tedesco e arrivando ad insidiare il russo per l'argento.
"Sapevamo che avremmo potuto fare un grande risultato - ha commentato Pellegrino dopo la finale - è stata durissima ma ce lo siamo meritati. Mi rimane un pizzico di rammarico perché l'argento era lì a pochissimo, ma per oggi va bene così".
Anche Nöckler era raggiante per il prestigioso risultato: "Abbiamo eseguito al meglio il nostro piano di gara, è una grande soddisfazione vincere una medaglia iridata. Alla fine della mia gara ero veramente stanco ma ho tenuto duro per rimanere con il gruppetto dei migliori dietro la Norvegia".
Entusiasti anche i commenti dei tecnici delle Fiamme oro che fanno parte dello staff azzurro.
Iniziamo con Giuseppe Chenetti, allenatore responsabile squadre maschile e femminile di Coppa del mondo: "Oltre alla soddisfazione di vedere sventolare il tricolore, la cosa che ci riempie di gioia è sapere che entrambi gli atleti appartengono alle Fiamme oro, come pure due allenatori. La medaglia è stata conquistata anche grazie allo spirito di appartenenza che accomuna i ragazzi. I titoli italiani vinti assieme hanno unito i due atleti, migliorando anche tutti i meccanismi tecnici tipici di questo tipo di gara. La gioia è amplificata considerando che tutto ciò è il frutto di un grande lavoro del Gruppo sportivo della Polizia di Stato, che parte dagli arruolamenti e dalla gestione degli atleti, con strategie e obiettivi a lungo termine".
Immensa la soddisfazione anche per Pierluigi Costantin, allenatore della squadra nazionale di Coppa del mondo: "Grande giornata per l'Italia del fondo e per le Fiamme oro. Vincere una medaglia ai mondiali è uno dei sogni nel cassetto di ogni atleta. In 25 anni ho visto il nostro Gruppo sportivo crescere e migliorare dal punto di vista organizzativo, umano e nei risultati. Sono orgoglioso di farne parte e di poter raccontare di essere stato presente e aver condiviso questa gioia con i colleghi delle Fiamme oro sul campo. Gianantonio Zanetel, tecnico cremisi dei materiali prestato alla nazionale per l'occasione, così com'era stato al Tour de Ski, era felice come un bimbo in sala giochi. Eravamo insieme nella 'coaching zone' e alla conquista della medaglia dei nostri due portacolori ci siamo abbracciati; è stato un momento molto particolare".
(modificato il 03/03/2015)