Scuola interforze: eccellenza italiana per la polizia europea

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Il ministro Maroni e il prefetto Manganelli durante la cerimoniaUna giornata di studi sul tema "Il coordinamento e la cooperazione tra le Forze di Polizia", si è svolta ieri in occasione del 25° anniversario della Scuola di Perfezionamento, a Roma, alla presenza del ministro dell'Interno Roberto Maroni e del capo della Polizia Antonio Manganelli.

Il direttore dell'Istituto Vincenzo Suppa ha aperto i lavori presentando la Scuola come "unica realtà formativa interforze in Europa" che riveste un ruolo fondamentale visto che "solo un sistema di sicurezza condiviso e il coordinamento delle forze di polizia permette di migliorare la sicurezza".

L'esigenza della collaborazione tra forze di polizia affonda le sue radici agli inizi del '70, anni difficili del nostro Paese, quando "lo stare insieme era una necessità sentita dagli operatori sul campo" ha ricordato Guglielmo Incalza che 25 anni fa ha frequentato il primo corso di alta formazione della Scuola.

A seguire l'intervento del prefetto Manganelli che - dopo aver sottolineato l'eccellenza della struttura interforze - ha ribadito che quelli erano anni in cui "ci inventavamo lo stare insieme per avere una maggiore protezione e responsabilità".

Ricordando che la Scuola ha formato, in questi anni, più di 600 funzionari e ufficiali delle cinque forze di polizia che al suo interno si sono specializzati, ha sottolineato che oggi questa "è l'unica struttura in Europa totalmente interforze, un esempio per tutti".

Il capo della Polizia ha poi aggiunto che l'obiettivo è di migliorare il dialogo e favorire il coordinamento e che l'Istituto rappresenta una "casa comune dove condividere le proprie difficoltà e trovare soluzioni condivise". Per continuare ad avere risultati importanti è necessario avere una strategia che metta insieme le forze, parlare la stessa lingua e arricchirsi delle capacità professionali degli altri. In quest'ottica rientra il coinvolgimento di ufficiali delle polizie straniere, imposta dalla sempre maggiore trans-nazionalità di alcuni reati.

La collaborazione, ha proseguito ancora Manganelli, non svilisce l'autonomia delle singole forze di polizia, ma costituisce un valore aggiunto, perché unendo le forze si ottiene un risultato che è maggiore della somma dei singoli.

Anche il ministro Maroni ha evidenziato che "per mantenere gli ottimi risultati degli ultimi anni nel contrasto alla criminalità organizzata, la formazione interforze è una strategia indispensabile e il coordinamento tra le forze di polizia è fondamentale" per realizzare un efficiente modello di sicurezza. Allo stesso modo l'allargamento alla polizia locale è importante per migliorare il controllo del territorio.

Per intensificare il contrasto alla criminalità organizzata, l'aggressione ai patrimoni è un mezzo molto efficace, ottenibile anche con collaborazione tra le forze di polizia. "La Scuola di formazione", ha detto Maroni "è fondamentale per proseguire su questa strada, per avere un sistema di sicurezza migliore e avere una maggiore tutela dei cittadini".

Alla cerimonia hanno partecipato anche Giuseppe De Mattei, rappresentante del 25° corso della Scuola e Antonio Fiorella, professore di Diritto penale all'Università "Sapienza" di Roma.

Nel corso dell'evento il ministro dell'Interno ha proceduto all'annullo postale della speciale cartolina filatelica creata per l'occasione dal maestro Michele Gianfrancesco e emessa da Poste Italiane.

27/05/2010