Segnale "Forte e chiaro" allo spaccio, 11 arresti a Roma
Avevano, a Roma, il monopolio dello spaccio di cocaina nella zona di San Giovanni e Villaggio Breda, al Casilino, ma gli agenti dell'antidroga della Squadra mobile della Capitale hanno stroncato i loro traffici.
L'operazione "Forte e chiaro" ha portato all'arresto di 11 persone, accusate di aver agito, in concorso tra loro, detenendo illegalmente ai fini di spaccio sostanza stupefacente. Uno degli arrestati è accusato anche di detenzione illegale di armi e munizionamento.
Numerose le perquisizioni eseguite dagli uomini della Mobile, nei confronti degli arrestati e di altri soggetti che gravitavano nell'orbita dell'organizzazione criminale e che avevano il compito di vendere al dettaglio le singole dosi.
Sequestrati bilancini di precisione, presse, materiale per il confezionamento delle dosi, sostanze da taglio e armi. Tra queste un fucile a canne mozze con matricola abrasa, una carabina ad aria compressa e numerose munizioni calibro 12.
Il leader del gruppo criminale si riforniva di droga in Calabria e poi la distribuiva nelle sue zone attraverso alcuni fidati collaboratori. Questi a loro volta avevano i loro "cavalli", cioè gli spacciatori al dettaglio.
Alcuni vendevano la merce nella loro abitazione, ma non disdegnavano di effettuare consegne a domicilio, mentre altri effettuavano la classica attività di spaccio direttamente per le strade.
Tra i membri della banda c'era anche chi forniva vetture a noleggio con falsi contratti al fine di eludere eventuali controlli e rendere più difficile l'identificazione i conducenti delle macchine utilizzate per il trasporto dello stupefacente.
L'organizzazione prevedeva anche un sistema di "mutua assicurazione", con un fondo destinato a sostenere le spese legali per la difesa in caso di
arresto dei pusher.