Seminario sullo sport: "un calcio all'illegalità"
"Colpiremo duro". Così esordisce il capo della Polizia Antonio Manganelli sul fenomeno delle scommesse
illecite legate al calcio. L'intervento del direttore generale della Pubblica Sicurezza al primo seminario sulla legalità nello sport, che
si è tenuto stamattina alla Scuola superiore di polizia di Roma è stato incisivo e illuminante.
A che punto sono le indagini sul calcioscommesse
"Le indagini non sono finite e stanno portando in questi giorni e in queste ore degli sviluppi estremamente significativi. Proseguiremo sulla
strada del rigore - assicura Manganelli - e faremo tutto il possibile per sanare questo settore, perché non ci va che venga inquinato.
Faremo investigazioni anche all'estero, grazie all'Interpol, perché le indagini ci portano ad altri Paesi".
''In questi anni - ricorda Manganelli - abbiamo lavorato molto con i vertici sportivi italiani, e i risultati sono straordinari. Abbiamo chiesto
alle società sportive di fare molti sacrifici perchè, pur non essendo proprietarie delle strutture, hanno affrontato spese notevoli
per realizzare misure di controllo e prevenzione, come tornelli, telecamere, steward e altro. Abbiamo fatto un lavoro importante - sottolinea il
capo della Polizia - anche con il tavolo tecnico dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive. Il fenomeno delle gare sportive truccate è
particolarmente brutto e delude migliaia di spettatori e tifosi''.
La mano della criminalità organizzata e la risposta dell'Interpol
Ma non solo frammenti di partite sono sotto l'occhio delle Forze dell'ordine: ''Abbiamo visto - fa notare Manganelli - che si scommetteva anche in
modo anomalo, e abbiamo deciso, a giugno scorso, di costituire l'unità informativa scommesse sportive per il monitoraggio e l'analisi delle
informazioni, allo scopo di prevenire e contrastare il fenomeno delle scommesse illecite. È stato perciò istituito un gruppo
investigativo sulle scommesse sportive, per raccordare le attività di contrasto al fenomeno. Nelle fasi delle indagini ci siamo resi conto
che dietro molte scommesse o la modifica di un risultato, c'era la mano della criminalità organizzata. Ci ha colpito - ha rimarcato il capo
della Polizia - il coinvolgimento internazionale delle mafie e degli scommettitori. Così indagini partite da Cremona, hanno portato a
scoprire che la testa pensante di un'organizzazione era a Singapore. Abbiamo perciò coinvolto l'Interpol, che riunisce le polizie di tutto
il mondo (ben 190 Paesi, ndr), per avviare un percorso comune e contrastare in maniera più forte questo fenomeno''.
Tutti i vertici presenti al seminario
Al tavolo con Manganelli, il vicecapo della Polizia nonchè direttore centrale della polizia criminale Francesco Cirillo, i vertici sportivi
italiani e, per la prima volta insieme al lavoro sullo stesso progetto, il presidente e il segretario generale dell'Interpol, rispettivamente Boon
Hui Khoo e Ronald K. Noble. Uniti alle forze dell'ordine italiane nella lotta alle scommesse illecite, ma anche per una battaglia di prevenzione,
formazione e professionalità, capace di aggredire il fenomeno delle scommesse anomale e tenere lontani i livelli di rischi dallo sport che
per molti è il più bello del mondo.