Sicurezza delle frontiere: conferenza sulla cooperazione a Belgrado
Due giorni per discutere della cooperazione nel campo della sicurezza delle frontiere nel Sud Est Europa. Giovedì 5 e venerdì 6 marzo il ministro dell'Interno italiano Roberto Maroni, e il capo della Polizia Antonio Manganelli sono a Belgrado per prendere parte alla "VI Conferenza Ministeriale" ospitata per la prima volta dalla Serbia, presso la Sala Yugoslavia del Palazzo Serbia.
Durante la permanenza nei Balcani il ministro Maroni ha incontrato il ministro dell'Interno serbo Ivica Dacic e gli omologhi Ministri di Bosnia-Erzegovina, Macedonia e Montenegro. Il tutto per discutere delle politiche per allineare i sistemi di sicurezza delle frontiere dei Paesi dell'Est agli standard europei.
''I quattro Paesi - ha spiegato Roberto Maroni - chiedono liberalizzazione dei visti ed adesione all'Ue. Noi sosteniamo i due processi, ma parallelamente ci deve essere un aumento dei loro standard di sicurezza, con l'adozione di strumenti più efficaci contro i traffici di droga, armi e clandestini che passano per la rotta balcanica''. Lo strumento, ha sottolineato, è quello degli accordi bilaterali.
Lo scorso dicembre con il suo omologo serbo, Ivica Dacic, Maroni ha siglato un accordo sulla cooperazione in materia di sicurezza che consentirà in estate agli agenti serbi di partecipare a corsi di addestramento presso la scuola di polizia di Cesena.
Più complesso per Maroni è il discorso Bosnia "con cui esiste un accordo siglato nel 2002 che necessita di essere aggiornato alla luce del fatto che in Bosnia non esiste un corpo di polizia federale, ma ben 15 differenti corpi". Per quanto riguarda la Macedonia e il Montenegro invece ha concluso il ministro "non esistono accordi ma oggi abbiamo gettato le prime basi".
Strategie da attuare: capi delle polizie a confronto
I capi della polizia di frontiera di Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia così come quelli di Montenegro, Macedonia e Serbia discuteranno dei progressi compiuti nel 2008 nel campo della sicurezza delle frontiere e delle strategie da attuare per il 2009-2011.
È in corso dalle 15,30 l'incontro del capo della polizia italiana Antonio Manganelli con i capi delle polizie dei Paesi interessati, dei direttori delle Accademie e di vari esperti per dar luogo a una serie di gruppi di lavoro sui "servizi di intelligence ed investigazione" e su "istruzione e formazione". Nel frattempo sempre a Belgrado il capo della polizia italiano, Antonio Manganelli e l'omologo romeno Toba Petre hanno colto l'occasione per discutere della cooperazione tra polizia italiana e romena.
(modificato il 26/09/2014)