Strage di Capaci: il ricordo e le idee rimangono
Sono passati 17 anni dalla strage di Capaci dove il 23 maggio del 1992 persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e i tre uomini della scorta. Il loro sacrificio è ricordato ogni anno con varie iniziative che hanno lo scopo di dimostrare che la mafia non è invincibile.
La nave della legalità
Significativo è stato l'arrivo a Palermo della "nave della legalità" carica di studenti provenienti da tutta Italia. Gli
ambasciatori di pace e legalità, accolti calorosamente dai ragazzi siciliani, all'apertura del
portellone della nave hanno liberato, nel cielo chiaro, migliaia di palloncini tricolori. I ragazzi, oltre mille e trecento, insieme con i loro
insegnanti si sono diretti in corteo all'aula bunker dell'Ucciardone per partecipare a un dibattito sul tema "impresa, legalità e sviluppo".
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel portare il suo saluto ai presenti ha detto ''mai come in momenti come
questo, uniti nel ricordo incancellabile di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e le altre vittime della mafia sentiamo di essere una nazione''. Tra
le altre autorità presenti intervenute al dibattito : il presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, Maria Falcone, il
ministro dell'Interno Roberto Maroni, il ministro dell`Istruzione Mariastella Gelmini, il ministro della giustizia Angelino Alfano, il presidente
di Confindustria Emma Marcecaglia e i rappresentanti degli studenti che hanno partecipato al percorso di educazione alla legalità.
Il 23 maggio a Palermo
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella mattinata ha reso anche omaggio alle vittime della strage di Capaci nel giorno del 17esimo anniversario dell'eccidio. Il Capo dello Stato si è recato presso la Caserma Lungaro della Polizia, a Palermo, e dopo le note del Silenzio e la deposizione di una corona di fiori ha incontrato i familiari delle vittime di mafia. Al suo fianco il presidente del Senato Renato Schifani e il ministro dell'Interno Roberto Maroni. Presenti anche il capo della Polizia, Antonio Manganelli, il procuratore nazionale Antimafia, Pietro Grasso, le autorità locali e i rappresentanti delle forze dell'ordine.
Il ministro dell'Interno Roberto Maroni, accompagnato dal capo della Polizia Antonio Manganelli, nell'intervento presso l'aula bunker ha dichiarato che ''nel 2008 sono stati sottratti alle mafie beni per 4 miliardi di euro. Da gennaio ci sono stati 1.088 arresti e 97 operazioni antimafia. Sono finiti in cella 70 latitanti, alcuni dei quali inseriti nella lista dei 30 piu' pericolosi. E' questo il miglior modo per celebrare le vittime della mafia: ricordare magistrati e forze di polizia impegnati nel contrasto ai boss. Continueremo con determinazione su questa strada - ha concluso Maroni- cercando di onorare la memoria di una persona che 500 chili di tritolo non hanno distrutto". La mattinata è proseguita con la deposizione di una corona di alloro in Via D'Amelio e a Capaci sulla stele dell'autostrada Palermo-Punta Raisi.
Nel pomeriggio da Via D`Amelio è partito il "corteo della Memoria" che si è diretto verso l`Albero
Falcone, la grande magnolia che si trova vicino alla casa di Giovanni Falcone, in via Notarbartolo.
Alle 16.30 dall`aula bunker è partito, invece, il corteo "Insieme per non dimenticare" che è confluito verso
l`Albero Falcone per unirsi con il "corteo della Memoria".
Mentre alle 17.58 all`Albero Falcone un trombettiere della Polizia di Stato ha suonato il silenzio nell`ora esatta in cui persero la vita Giovanni
Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Antonino Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani.
(modificato il 26/05/2009)