Torino: la Polizia al Salone internazionale del libro

Anche quest'anno la Polizia di Stato è presente al Salone internazionale del libro di Torino, che è stato inaugurato ieri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e che chiuderà i battenti il 18 maggio.

Al Salone la Polizia di Stato ha presentato, come consuetudine, i libri scritti da poliziotti in servizio.

Sono cinque gli autori in uniforme presenti al 28° Salone del libro; tra questi Gerardo Acquaviva, primo dirigente della questura di Cremona con un saggio su Giuseppe Ciotta, un brigadiere di pubblica sicurezza ucciso dalle Brigate Rosse nel 1977. Di martiri in uniforme scrive anche Maurizio Lorenzi, assistente capo della questura di Bergamo, che ricorda, nel suo libro, Antonio Montinaro e Emanuela Loi, agenti di scorta ai giudici Falcone e Borsellino morti, in due diversi attentati, nel 1992.

Di Internet e giovani generazioni scrive invece Domenico Geracitano, collaboratore capo in servizio alla questura di Brescia.

Andrea Giuliano, ispettore superiore della scientifica di Torino, presenta invece un saggio storico sulla polizia scientifica italiana.

Roberto Della Rocca, un vice questore aggiunto della questura di Verona, affronta invece il difficile tema delle vittime di violenza, con un manuale orientato alla risoluzione dei problemi connessi alla vittimologia in campo penale.

Anche la rivista ufficiale della Polizia di Stato Poliziamoderna è presente allo stand con l'antologia di racconti "C'era un ragazzo che come me".

I testi sono stati scritti da poliziotti e da studenti delle scuole superiori che hanno aderito al concorso letterario "Narratori in divisa" lanciato da Poliziamoderna.

Il libro è edito dal Fondo assistenza per il personale della Polizia di Stato e i soldi raccolti verranno destinati ad uno scopo benefico: i 5 euro della vendita di ogni singolo volume verranno destinati al piano "Marco Valerio", un piano economico destinato ai figli dei poliziotti affetti da gravi patologie.