Tratta di esseri umani: 10 arresti in Sicilia, Piemonte e Veneto

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Immigrati clandestiniLa promessa di una vita migliore in Italia era quello che si aspettavano giovani e giovanissime ragazze nigeriane. In realtà, una volta arrivate nel nostro Paese, erano costrette a subire ricatti e a prostituirsi. Questo lo scenario scoperto dalla Squadra mobile di Catania, con la collaborazione delle Squadre mobili di Messina, Caltanissetta Verona, Novara e Cuneo.
L'operazione, che si è conclusa stamattina, ha portato a dieci arresti tra Sicilia, Piemonte e Veneto: 6 donne e 4 uomini, tutti nigeriani e facenti parte di un gruppo criminale specializzato in traffico di esseri umani. Quattro destinatari dei provvedimenti restrittivi sono riusciti a sottrarsi all'arresto e sono attualmente ricercati.
Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione. 
Le indagini sono partite a seguito delle dichiarazioni di una minorenne nigeriana, arrivata a Catania il 7 aprile del 2017, insieme ad altri 433 migranti con la nave Aquarius di Sos Mediterranée.
Grazie alla collaborazione della giovane, i poliziotti sono riusciti a far luce su una rete che faceva arrivare dalla Nigeria giovani donne, anche minorenni, da avviare alla prostituzione in Italia e all'estero. 
In otto mesi, periodo di durata delle indagini, gli agenti hanno scoperto una ventina di casi di ragazze costrette a prostituirsi, con un movimento di un milione e 200 mila euro attraverso carte di credito e Postepay. 
Le vittime venivano reclutate in Nigeria con tanto di stregone “Ju-Ju man” a officiare il rito JuJu;  l'iniziazione delle giovani prevedeva la procedura del giuramento: la vittima, sotto minaccia,  si impegnava a non denunciare, a non fuggire e a pagare il debito che andava dai 25mila ai 30mila euro. Dalla Nigeria le ragazze venivano poi trasferite in Libia prima di arrivare nei nostri mari.
Una volta giunte in Italia, le vittime venivano sfruttate e smistate in luoghi diversi del territorio italiano.

12/06/2020