Uccide madre e figlia a colpi di accetta, preso il killer di Pordenone
Ci sarebbero questioni economiche dietro al massacro di due cittadine cinesi, madre di 49 anni e figlia di 22, avvenuto ieri sera a Pordenone. Poco dopo, due equipaggi delle Volanti hanno fermato il probabile autore del duplice omicidio: si tratta di un connazionale delle due vittime.
L'uomo, un 58enne regolarmente residente a Milano, stava litigando in viale Marconi con un altro cittadino cinese più giovane; erano le 21.15 e un passante ha segnalato la lite al 113, che ha subito inviato le Volanti insieme ad altrettanti equipaggi dei Carabinieri.
Mentre separavano i contendenti i poliziotti si sono accorti che uno dei due aveva mani e vestiti sporchi di sangue, mentre l'altro diceva agli agenti di temere che al primo piano della sua abitazione, al civico 19 di quella via, fosse accaduto qualcosa di grave e che l'uomo insanguinato non voleva farlo entrare in casa sua.
Dopo aver raggiunto l'appartamento i poliziotti hanno trovato le due donne in un lago di sangue, uccise a colpi di arma da taglio, colpite al collo e alle braccia, probabilmente con un'accetta da cucina.
I due orientali sono stati fermati e portati in Questura per essere interrogati dagli investigatori della Squadra mobile.
Il probabile assassino, consuocero della vittima più anziana, era arrivato in città con il treno proveniente da Milano, e il duplice omicidio sarebbe avvenuto al termine di un violento litigio con le vittime.
Subito dopo l'uomo è stato bloccato in strada dal genero, nonché figlio e fratello delle vittime, con il quale è nata la colluttazione.