Violenza contro le donne: la Polizia in prima linea
Ricorre oggi la giornata internazionale contro la violenza sulle donne: 56 le donne uccise nei primi sei mesi del 2015 e 3.325 quelle che sono rimaste vittime di percosse da parte dei propri mariti, compagni o ex.
Le vittime, nella maggior parte dei casi, arrivano a denunciare dopo anni e anni di maltrattamento e, a volte, l'intervento della Polizia avviene a reato consumato.
Negli ultimi anni, però, si sono moltiplicate le iniziative da parte delle istituzioni e l'impegno della Polizia di Stato, oltre a cercare di prevenire reati di stalking e femminicidio, è stato quello di formare personale specializzato.
Presso la Scuola superiore di polizia di Roma, ormai da qualche anno, sono organizzati corsi rivolti agli operatori delle sezioni Anticrimine delle questure nonché a quelli delle Squadre mobili.
L'operatore di Polizia deve avere una formazione che va al di là della capacità professionali operativa di volante o polizia giudiziaria, infatti deve essere in grado di saper utilizzare il giusto approccio con la vittima tanto da riuscire ad istaurare un legame di fiducia.
In molte questure italiane sono stati allestiti spazi dedicati all'ascolto delle vittime di violenza e proprio in questi giorni, a Torino, c'è stata l'inaugurazione di "Una stanza per te", uno spazio protetto, attrezzato e confortevole dove le vittime di violenza possono essere ascoltate in tutta tranquillità dal personale specializzato.
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