XXXI conferenza Idec: gli interventi di Alfano e Pansa

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L'intervento di Alessandro PansaÈ iniziata martedì 17 giugno la XXXI conferenza Idec (International drug enforcement conference), organismo di cui l'Italia fa parte dal 2001, che ha l'obiettivo di coordinare le politiche antidroga, condividere le politiche antidroga e sviluppare una strategia operativa tesa al contrasto del traffico illecito di stupefacenti.

Il capo della Polizia Alessandro Pansa nel corso del suo articolato intervento alla conferenza ha sottolineato come "Da molti anni gli investigatori hanno imparato a seguire i flussi finanziari che fanno capo alle organizzazioni criminali perché i flussi finanziari sono quelli che ti consentono di raggiungere i vertici, e oggi noi italiani probabilmente siamo tra i più bravi nel mondo nel sequestrare i beni, i patrimoni dei criminali".

Alessandro Pansa ha continuato mettendo in luce che "Nel nostro Paese esiste una normativa, un'esperienza, una metodologia di lavoro che ci ha portato negli ultimi anni a sequestrare miliardi di beni che la criminalità organizzata aveva accumulato grazie ai suoi traffici illeciti, alle sue attività criminali". "Per questo motivo - continua il Prefetto - noi siano impegnati nel combattere il traffico della droga e i suoi aspetti finanziari collegati, e lo saremo ancora di più soprattutto nella capacità di sviluppare collaborazioni di diversi settori con tutti i colleghi con tutti i Paesi qui presenti e qui rappresentati, e ci impegneremo sotto tanti e vari aspetti: il primo è cercare di individuare dove i criminali nascondono le loro ricchezze, come fanno a trasportare droga e soldi nelle varie parti del mondo e come fanno a trasformare il contante che è il momento iniziale della vendita dello stupefacente, sfruttando i circuiti finanziari internazionali e anche le grandi reti telematiche che coprono l'intero Paese".

L'intervento di Angelino AlfanoA chiudere i lavori introduttivi della conferenza Idec è stato il ministro dell'Interno Angelino Alfano che ha affermato come"Il giro d'affari complessivo dell'industria della droga ammonti a 320 miliardi di dollari. L'enormità di questa cifra fa capire che non si tratta solamente di un problema transnazionale di pubblica sicurezza, infatti ben più pericoloso è il nesso tra la criminalità organizzata e la destabilizzazione di interi Paesi per non dire l'uso del narcotraffico per finanziare il terrorismo" .
Angelino Alfano ha ricordato che "L'Italia da sempre è in prima linea per ridurre sia la domanda sia l'offerta di sostanze stupefacenti e per contrastare il narcotraffico. In questo senso consideriamo fondamentale la dimensione multilaterale della collaborazione. Anche a livello europeo la cooperazione svolge un ruolo di fondamentale importanza per la lotta al narcotraffico".
Il Ministro ha sottolineato come sia "Fondamentale anche lo scambio di esperti antidroga e lo scambio di informazioni fino alle forme più avanzate di cooperazione di polizia come le operazioni sotto copertura o le operazioni congiunte".

La foto di gruppo conferenza IdecE Alfano ha segnalato " Tre criticità nel contrasto al narcotraffico: la prima ha a che fare con la produzione di nuove sostanze psicoattive, il secondo problema è la centralità dell'Africa come crocevia di traffici e dell'Africa come importante mercato globale del consumo di stupefacenti, il terzo punto da considerare è costituito dalla crescita del traffico della droga via mare. Per fare fronte a queste tre criticità - ha concluso il Ministro - occorre in primo luogo una maggior disponibilità di dati su tutti gli aspetti del fenomeno droga, in secondo luogo una più sistematica e mirata azione di monitoraggio delle cessioni e dei volumi di tutti gli stupefacenti in entrata, e infine una più stretta collaborazione con le competenti agenzie nazionali".

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Vedi la pagina dedicata all'evento.

17/06/2014
(modificato il 19/06/2014)